Tempi d’attesa: la precisazione della Asl sui percorsi di tutela
La Asl 1 ha istituito un “Gruppo di lavoro per la gestione delle liste d’attesa” che, valutata la documentazione del paziente e verificata la disponibilità delle prestazioni sul sistema CupWeb regionale, si occupa di cercare all’interno dell’Azienda e delle strutture convenzionate la disponibilità per eseguire la prestazione
Sassari, 08 novembre 2024 – In merito all’articolo pubblicato nelle pagine odierne de La Nuova Sardegna dal titolo “Il Cup ha le agende piene? L’Asl non paga gli esami privati”, la Direzione Aziendale della Asl di Sassari precisa quanto segue:
Con delibera di Giunta Regionale n.30/17 del 21.08.2024 “Tempi massimi di attesa delle prestazioni sanitarie. Indirizzi regionali sull’organizzazione dei percorsi di tutela”, la Regione Sardegna ha fornito alle Aziende sanitarie gli “Indirizzi regionali sull’organizzazione dei percorsi di tutela” che ha chiarito come, laddove non vi fossero delle disponibilità di prestazioni sanitaria, il “call center” del Cup regionale debba inserire la richiesta all’interno di un “contenitore di garanzia” suddividendo le richieste per Asl di provenienza.
L’Azienda sanitaria dovrebbe verificare le richieste presenti in questo contenitore e, a seconda della classe di priorità prescritta, cercare di trovare una disponibilità all’interno del sistema regionale per l’erogazione della prestazione.
Qualora gli uffici del Cup non riuscissero a fornire la prestazione il paziente può presentare una apposita richiesta per accedere al percorso di tutela e al contestuale rimborso.
In seguito all’adozione della delibera l’Assessorato ha dato mandato alla Direzione generale della Sanità di adottare tutti gli adempimenti necessari per l’attuazione della deliberazione e all’Azienda regionale della salute (Ares), a Sardegna IT e alle Aziende sanitarie per l’adozione degli eventuali adempimenti.
Tutto ciò premesso, la Asl di Sassari sin dal mese di maggio ha chiesto alla Regione delucidazioni in merito all’applicazione dei rimborsi previsti dal D.Lgs n. 124/1998, a cui è seguita la nota della Direzione Generale della Sanità di giugno, inviata a tutte le aziende della SSR, in cui si precisava come fosse “intendimento della Regione Sardegna … intervenire tramite deliberazione di Giunta per disciplinare l’istituto dei percorsi di tutela rendendo i medesimi residuali rispetto ad azioni specifiche da porre in essere in tempi rapidi, ancora da valutare e ponderare”.
In attesa della delibera, poi adottata ad agosto, e delle necessarie implementazioni al sistema regionale di prenotazione delle prestazioni, la Asl di Sassari attraverso il Rappresentante unico per il governo delle liste d’attesa (Rugla) aziendale ha attivato un percorso interno all’Asl 1 che prende in carico tutte le richieste pervenute via mail (alle Direzioni piuttosto che all’Urp), telefonicamente o di persona; le richieste vengono inoltrate ad un “Gruppo di lavoro per la gestione delle liste d’attesa”, che si compone di un rappresentante del Rugla, e da personale sanitario e amministrativo, che valuta la documentazione del paziente e sulla base della priorità assegnata dal medico prescrittore verifica l’effettiva disponibilità delle prestazioni sul sistema CupWeb regionale e si occupa di cercare all’interno dell’Azienda e delle strutture ad essa convenzionate la disponibilità della prestazione: in questo caso sono gli operatori dell’Ufficio relazioni con il pubblico che contattano l’utenza per ogni informazione legata alla prestazione.
Sono numerosi a questo proposito gli attestati di stima pervenuti a questa Azienda da parte di cittadini a cui e’ stata garantita la prestazione.
La delibera di Giunta Regionale n.30/17 del 21.08.2024 precisa come non possano esser prese in considerazione richieste di rimborso a posteriori (ossia a prestazione già erogata) di somme relative all’erogazione di prestazioni in libera professione o presso strutture private, in quanto non sarebbe possibile effettuare opportune verifiche circa l’effettiva indisponibilità prenotativa in regime al Servizio Sanitario: a queste richieste, pertanto, l’azienda sanitaria non può dare seguito.
“Questa Azienda sta avviando una serie di percorsi volti ad abbattere le liste d’attesa che prevedono, tra l’altro, l’acquisizione di personale specializzato, oltre ad attivare e implementare la rete dell’offerta sanitaria con modelli di cura proattivi ed innovativi che richiedono una riorganizzazione dell’offerta sanitaria territoriale e che basano l’attività su una gestione integrata e multi disciplinare sempre più di prossimità, come ad esempio l’Ambulatorio infermieristico aperto a Fertilia o l’Ambulatorio distrettuale di prossimità aperto a Mara, cui seguirà la prossima settimana quello di Ardara”, spiega il Direttore Generale della Asl di Sassari, Flavio Sensi.
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