Pavimento pelvico: la Asl di Sassari al Congresso nazionale Aiug
La Asl di Sassari era presente al XXXII congresso nazionale dell’Associazione italiana di Urologia e Ginecologia e del pavimento pelvico (Aiug), il programma riguarda l’analisi e lo studio multidisciplinare delle patologie della donna che possono avere un impatto negativo sull’integrità morfo-funzionale del pavimento pelvico
Sassari, 11 maggio 2023 – Anche la Asl di Sassari era presente al XXXII congresso nazionale dell’Associazione italiana di Urologia e Ginecologia e del pavimento pelvico (Aiug). “Stiamo ponendo le basi affinché da questo congresso nazionale vengano emanati dei Piani diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA) per la cura di una o più patologie del pavimento pelvico, proponendosi come un pilota gestionale organizzativo clinico nazionale in cooperazione con più Regioni”.
“Il nostro impegno, come azienda sanitaria, sarà quello di sostenere e metter a sistema le competenze multidisciplinari e formalizzarle in progetti e percorsi che dovranno poi diventare progetto di best practice di competenze e azioni a livello nazionale”. Con queste parole il Direttore generale della Asl di Sassari, Flavio Sensi, ha aperto i lavori della tre giorni algherese, patrocinata dall’Università degli Studi di Sassari.
“Ministero e Regioni, Università e Aziende sanitarie, stanno lavorando per risolvere in maniera concreta il gap formativo e soprattutto professionale che la medicina in Italia ha purtroppo maturato nel corso dell’ultimo ventennio, a cui ora stiamo cercando di porre fine con una svolta in termini di competenze e professionalità”.
Il congresso, che vede come presidente il professor Giampiero Capobianco dell’università degli studi di Sassari, vede al centro delle tavole rotonde in programma l’analisi e lo studio multidisciplinare delle patologie della donna che, sotto diversi profili, possono avere un impatto negativo sull’integrità morfo-funzionale del pavimento pelvico.
“Le malattie del pavimento pelvico offrono una grande possibilità di studio che interessa un bacino nazionale straordinario, sia da un punto di vista clinico che scientifico, che offre a noi tutti la possibilità di portare avanti in termini di studi terapeutico assistenziali per singola patologia. Con un ventaglio di specialità coinvolte veramente vasto, che va dalla diagnostica alla riabilitazione alla chirurgia generale, all’urologia, alla chirurgia ginecologica. Visto l’importante platea coinvolta in questa tre giorni di alta formazione, mi aspetto che si possano da qui creare le basi per l’individuazione di uno o più Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (Pdta), progetti pilota in cooperazione interregionale e multidisciplinare tra più aziende che possono poi essere implementati per la prima volta in Italia. La ginecologia, infatti, è una delle principali discipline di cooperazione a livello nazionale che, per questo motivo come Azienda sanitaria intendiamo supportare, anche da un punto di vista di project management, con le attività clinico assistenziali che verranno affrontate nel prossimo futuro”, conclude Sensi.
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11 Maggio, 2023