Gennaio: mese della prevenzione del tumore del collo dell’utero
La Asl di Sassari invita la popolazione ad una vaccinazione in età adolescenziale e promuove lo screening periodico, essenziali per prevenire l’insorgenza del tumore del collo dell’utero
Sassari, 5 gennaio 2023 – La Asl di Sassari invita la popolazione ad una vaccinazione in età adolescenziale e promuove lo screening periodico, essenziali per prevenire l’insorgenza del tumore del collo dell’utero.
Il cancro della cervice uterina è il quinto tumore più comune a livello mondiale con una incidenza pari a 13,3 casi ogni 100.000 donne. In Italia rappresenta il quinto tumore per frequenza nelle donne sotto i 50 anni di età (4% dei casi) e complessivamente l’1,3% di tutti quelli diagnosticati.
Il tumore è causato dall’infezione da Papilloma virus (Hpv), che si trasmette per via sessuale ed è molto frequente soprattutto nelle persone giovani.
All’infezione sono esposti sia gli uomini che le donne, ma l’Hpv provoca lesioni nell’uomo più raramente. In alcuni casi, l’infezione può essere trasmessa da una persona all’altra molti anni dopo che una delle due persone si è infettata.
La maggior parte delle infezioni da Hpv sono temporanee e si risolvono da sole (virus a basso rischio oncogeno), nell’arco di un anno nella metà dei casi e, nell’80% dei casi, in due anni.
L’infezione è molto frequente nelle persone giovani. Si calcola infatti che circa l’80% della popolazione sessualmente attiva la contragga almeno una volta nel corso della vita. L’uso del preservativo riduce, ma non elimina, il rischio di trasmissione al partner, probabilmente perché il virus può trovarsi anche sulla pelle non protetta dal preservativo e sulle mucose dei genitali e della bocca. Il preservativo è utile nei rapporti occasionali dove, oltre a ridurre la probabilità di trasmissione dell’Hpv, protegge in modo molto efficace dalle altre infezioni a trasmissione sessuale.
Benché la presenza dell’Hpv sia necessaria per sviluppare le lesioni tumorali, in realtà molto meno dell’1% delle donne infettate con un tipo di Hpv oncogeno sviluppa effettivamente lesioni neoplastiche: solamente le donne con un’infezione persistente possono sviluppare lesioni precancerose, inoltre lo sviluppo del tumore è un processo lento e non tutti i passaggi sono necessariamente irreversibili. Il tempo necessario per la progressione da displasia lieve a carcinoma in situ è stimato in 4-7 anni, e in oltre 10 anni per il passaggio da carcinoma in situ a carcinoma invasivo. Comunque la progressione a carcinoma è molto rara sotto i 30 anni di età.
Altri fattori che aumentano il rischio di carcinoma della cervice in donne Hpv positive sono l’uso prolungato di contraccettivi orali, l’inizio dell’attività sessuale in età precoce, il numero di partner sessuali, un alto numero di figli, il fumo di sigaretta.
La prevenzione secondaria del tumore del collo dell’utero: il Pap Test
Lo screening del cervico-carcinoma viene effettuato con l’esecuzione del Pap test, offerto gratuitamente ogni tre anni nella popolazione femminile di età compresa tra i 25 e i 64 anni, è in grado di ridurre sia l’incidenza della neoplasia invasiva, attraverso il trattamento delle forme pre-neoplastiche, sia la mortalità per carcinoma, favorendone la diagnosi in una fase in cui il trattamento può essere efficace e, quando possibile, conservativo.
La lunga fase preclinica della malattia e la possibilità di diagnosticare e asportare le lesioni precancerose costituiscono i punti di forza di questo programma di prevenzione secondaria. Il percorso prevede il primo test diagnostico, attraverso il Pap test, che classifica i soggetti esaminati in positivi e in negativi. Laddove il risultato sia positivo, alla donna vengono offerti gratuitamente i necessari approfondimenti diagnostici, con la finalità di valutare l’effettiva presenza della malattia e, se necessario, i trattamenti successivi del caso.
Le donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni residenti nel territorio della Asl di Sassari possono prenotare l’esame alla Segreteria Organizzativa del Centro screening della Asl telefonando al numero verde gratuito 800 663355, dal lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle 13.00, e il martedì dalle ore 15.00 alle 16.30
La prevenzione primaria del tumore del collo dell’utero: il vaccino contro il virus Hpv
L’unico metodo per prevenire l’infezione da Hpv è la vaccinazione. Attualmente è disponibile anche il vaccino nona-valente che include 9 ceppi di Hpv, dei quali sette Hpv ad alto rischio oncogeno, oltre i ceppi 6 e 11, responsabili dei condilomi genitali. Il vaccino 9-valente si è dimostrato molto efficace nelle donne non ancora infettate e dovrebbe proteggere da circa il 90% dei tumori.
La vaccinazione, pur non obbligatoria, è vivamente raccomandata. E’ totalmente gratuita per ragazze e ragazzi che hanno compiuto 11 anni. E’ molto efficace e gratuita anche per le ragazze fino al compimento del ventiseiesimo anno. Le ragazze e le donne che hanno già avuto rapporti sessuali potranno avere un beneficio parziale.
Il numero delle dosi varia in funzione dell’età. Il 9-valente fino a 14 anni può essere somministrato in due dosi mentre dai 15 anni in poi va somministrato in tre dosi. Tutte e tre le dosi devono essere somministrate entro un periodo di un anno.
Le donne vaccinate devono, comunque, per maggior sicurezza e tutela, sottoporsi ancora allo screening. La ricerca scientifica, inoltre, ha dimostrato il beneficio della somministrazione del vaccino nelle donne con lesioni pre-neoplastiche di alto grado della cervice uterina; la Regione Sardegna offre gratuitamente il vaccino alle donne trattate per lesioni Hpv documentate dal medico ginecologo che ha in carico il trattamento.
Per appuntamenti per la vaccinazione Hpv e’ necessario contattare il Servizio di Igiene Pubblica della Asl di Sassari.
Per i Distretti di Algero e Ozieri è possibile mandare una mail precisando nell’oggetto della mail: prenotazione vaccino Hpv
Distretto Alghero
Distretto Ozieri
Per il Distretto di Sassari, invece, è possibile contattare il numero di telefono 079/2062875
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